[SPOILER] Recensione – GOT 3×08 – The Long Night
Di base, non scrivo recensioni su singoli episodi, difficilmente lo farò in futuro. L’intenzione è sempre quella di recensire un prodotto finito, in modo da poterne giudicare al meglio ogni aspetto.
In questo caso, l’episodio in questione benché non sia slegato dal resto della storia (il contrario) , merita, a mio avviso, un’analisi a se stante.
Avviso che trattasi di recensione con massiccia presenza di SPOILER, quindi se non avete ancora visto l’episodio, non andate avanti….
E’ dall’inizio di Games of Thrones che incombe la minaccia degli Estranei, White Walkers, chiamateli come vi pare. E, giustamente, Benioff ha costruito sulla battaglia decisiva tra i Morti e i vivi un episodio di oltre 80 minuti.
Da un punto di vista tecnico non posso esprimere opinioni particolarmente approfondite in quanto non ho una preparazione tale, ma mi soffermerò sulla scelta della fotografia di utilizzare la luce naturale… ho passato circa 1/3 del tempo con gli occhi strizzati tipo Brock per riuscire vagamente a capire che cavolo accadeva. Le scene erano decisamente buie. A mio giudizio è stata una scelta coerente con lo stile della puntata.
La battaglia occupa interamente l’episodio, ed è meno “epica” di quanto ci si possa aspettare in un fantasy. E’ realistica, è quello che è la guerra…. è caos, paura, dolore, morte e distruzione. Stiamo parlando di un’orda di zombie, armati fino ai denti (quelli che li hanno), molto superiori numericamente, senza paura e con il vantaggio del terreno a favore (buio e tempesta di neve). Il risultato è quindi poco edulcorato e perfettino rispetto ad altre battaglie viste. E quindi è coerente che in una battaglia che vede l’oscurità contro la luce, che l’oscurità sia presente.
Nei vari commenti a caldo che ho potuto sentire e leggere, una delle cose più criticate è stata l’assenza di una strategia di battaglia consona. Effettivamente ci sono stati 2 o 3 “errori” che avrebbero potuto cambiare lo svolgimento (probabilmente non l’esito) dello scontro:
- In primis la scelta di mettere in prima linea la fanteria Dothraki, e mandarla a morire malamente in un paio di minuti contro il “boh”… perché, quello che vedevano tutti era buio…
- in secondo luogo bella l’idea delle trincee… farne una serie non avrebbe fatto male. Jon e Daenerys non sono riusci a vedere il segnale per accenderle… ok, ma una volta viste accese, e visti gli estranei che ci si ammassavano a ridosso, un bel “dracarys”?? No, meglio farli entrare dentro Winterfell…
- Le cripte… Per definizione, le cripte sono piene di morti… Il
Re della Notte fa diventare i morti White Walker… 2+2
In molti hanno visto Arya Stark il Deus ex machina dell’episodio. Per me non lo è. In realtà la risoluzione alla complessa situazione in cui volgeva la battaglia lo da Melisandre, la donna in Rosso. E’ lei che “accende” le spade dei Dothraki (inutile…), è lei che incendia la trincea, ma soprattutto, è lei che incoraggia Arya facendole compiere il suo destino.

Arya, però, merita una menzione speciale. E’ in assoluto il mio personaggio preferito. Arya Stark cresce più di ogni altro personaggio all’interno della serie TV, matura e diventa decisiva. Durante la battaglia è inizialmente fredda, una furia combattente. Ma, nel momento in cui i morti prendono il sopravvento, viene assalita, come è normale che sia, dalla paura.

Gli altri, beh… Jon Snow come al solito passa dal ruolo di risolutore a quello di “che cavolo ci sto a fare qui”; Daenerys è in balia di una turba emotiva; Sam sopravvive, e non si capisce come; Brienne e Jaime fanno il possibile, stesso si dica per Tormund; Lyanna Mormont vince il premio Davide contro Golia. Bran è impassibile, ma lui sa già come va a finire e quindi…

In conclusione, l’episodio è epico, nonostante tutto. Ora, eliminati gli Estranei, resta una sola battaglia: quella per il Trono di Spade!